Se ti dovessi chiedere il significato di sensibilità nelle cuffie, cosa risponderesti?
Se non sei un fautore dell’ascolto della musica in cuffia, probabilmente non conoscerai il significato del termine, ma se ti approcci al mondo headphone è giusto che tu sappia di cosa si sta parlando, perché il parametro è di fondamentale importanza nella scelta delle cuffie.
La sensibilità delle cuffie: significato
La sensibilità delle cuffie viene definita anche livello di pressione sonora e identifica una misura del volume che le cuffie sono capaci di riprodurre.
Tecnicamente viene indicata prendendo in considerazione la tensione applicata e il valore della sensibilità viene espresso in decibel (dB).
Più questo è alto, più ascolterai un volume elevato attraverso gli speaker.
In pratica, a parità di alimentazione, ad una sensibilità maggiore corrisponde un volume di ascolto superiore.
Ciò non significa assolutamente che una cuffia con un valore maggiore sia qualitativamente migliore rispetto ad una con valore minore, dato che il parametro in questione individua unicamente la potenza.
Significa che con la cuffia più sensibile (quella con valore più alto) ascolterai un suono più potente.
Per fornire qualche spunto tecnico, diciamo che parlando di casse audio (Qui la nostra Guida alle Casse Acustiche) e speaker la sensibilità viene espressa di dB con la specifica SPL, ossia Sound Pressure Level o livello di pressione sonora, la cui misurazione avviene su base standardizzata prendendo come riferimento la pressione minima udibile media.
Per rendere un’idea, seppure non confortata empiricamente, il ronzio di una zanzare percepito a 3 metri di distanza viene assunto come valore nulla di 0 dB.
Dal punto di vista aritmetico la sensibilità è rappresentabile con una curva grafica di tipo logaritmico.
E’ bene precisare che la sensibilità varia a seconda delle frequenze.
Ciò vuol dire che in alcuni brani musicali potrai avvertire una maggior pressione acustica rispetto ad altri.
E’ anche per questo motivo che talvolta, nelle recensioni delle cuffie (Qui un esempio delle Cuffie Bluetooth), si legge che un modello rende meglio nell’ascolto di un genere musicale rispetto ad un altro.
Le indicazioni presenti sulla scheda tecnica relative al valore della sensibilità nelle cuffie, identificano una media risultante da ciò che scaturisce utilizzando tutta l’energia possibile presente all’interno del segnale.
Per avere una indicazione maggiormente precisa, è necessario interpretare il dato della sensibilità quando questo, espresso in dB SPL, è correlato ad una frequenza stabilita.
Questa lettura consentirebbe anche il reale confronto tra differenti modelli di cuffie.
Qual’è un buon valore di sensibilità per delle buone cuffie?
Fermo restando che un ascolto a volume eccessivo può risultare dannoso, c’è un dato indicativo che riesce a stabilire un valore di soglia tra una cuffia di buon livello e una di livello più basso.
Si è soliti indicare il limite con il valore di 85 dB.
Questo parametro aveva sicuramente più valenza e considerazione fino a qualche tempo fa.
Oggi, con l’aumentare della tecnologia, le cose sono un po’ cambiate e le differenze possono apparire più nette.
Rispetto al numero espresso poco fa, oggi è più ragionevole considerare che un livello di pressione pari a 98-100 dB è già un buon dato che potrebbe fare da sparti acque: se è sopra ovviamente è meglio, se è sotto servirà probabilmente un amplificatore per cuffie per godere di sonorità più piene.
Tra 98 dB e 100 dB non cambia molto, mentre se si ha una sensibilità di 90 dB il ragionamento è diverso e la differenza si avverte in maniera molto più sensibile.
Il valore massimo per un paio di cuffie è 120 dB ma sono casi rari e valori estremi, considerando che la soglia del dolore è fissata a 130 dB.
Ma che rapporto esiste tra il volume e il grado di sensibilità di una cuffia?
Volume e sensibilità presentano una stretta relazione.
Se la sensibilità è la capacità della cuffia di riprodurre il suono ad un volume maggiore, è palese che i due concetti vanno di pari passo, anche se è sbagliato considerarli sinonimi.
Il volume dipende dalla sorgente audio ed è regolabile manualmente, la sensibilità acustica dipende invece dalla cuffia e non è regolabile.
Più il valore della sensibilità è elevato e migliore sarà la riproduzione audio a volumi elevati.
- Se hai un valore di sensibilità troppo alto e alzi al massimo il volume, in una cuffia di scarsa qualità, avvertirai delle palesi distorsioni sonore, fastidiose e dannose per i circuiti negli speaker.
- Lo stesso vale con sensibilità troppo basse: in questo caso sei obbligato ad alzare il volume della sorgente per poter percepire suoni, ma se alzi troppo rischi di avere una resa poco naturale.
E’ possibile aumentare la sensibilità nelle cuffie?
Tecnicamente no, nel senso che non hai un comando per intervenire in modo da incrementare il valore.
Puoi però agire mediante un amplificatore per cuffie che puoi acquistare a poco prezzo presso i rivenditori specializzati oppure presso i grandi portali online.
L’amplificatore ti consente di incrementare la potenza del segnale e, di fatto, ti permette un ascolto migliore sotto l’aspetto qualitativo e di volume.
Per incrementare la sensibilità, ovvero i dB, occorre incrementare la potenza in ingresso, raddoppiando il valore.
Ciò significa che se la tua cuffia ha una sensibilità pari a 100 dB a 1 mW in ingresso, per ottenere 103 dB dovresti portare la tua potenza in ingresso ad un valore di 2 mW.
Tra sensibilità e potenza in ingresso quindi che relazione esiste?
La potenza in ingresso è un valore espresso in mW (milliwatt) e indica la potenza sostenibile dalla cuffia in ingresso senza che vengano provocate distorsioni.
Più il valore sarà alto, maggiore sarà la capacità della cuffia di sostenere un suono privo di distorsioni.
Il rapporto precedente ti dice che una cuffia con sensibilità 97 dB a 1 mW, equivale a un’altra cuffia che ha sensibilità 100 dB a 2 mW. Almeno in termini di rapporto tra sensibilità e potenza.
Sensibilità e impedenza nelle cuffie sono la stessa cosa?
Sensibilità nelle cuffie e impedenza sono concetti differenti.
Entrambi sono però molto importanti perché vanno a influenzare la resa audio e di conseguenza influiscono sulla scelta del modello ideale.
- L’impedenza è un dato che fa riferimento alla resistenza che viene esercitata dalle cuffie nei confronti del segnale audio.
- Rappresenta la resistenza che una bobina oppone al passaggio di corrente.
- Il valore che ne scaturisce è espresso in Ohm.
- Maggiore è il numero che esprime l’impedenza e migliore è la qualità della cuffia sotto l’aspetto della qualità del suono, ma la potenza è inferiore.
Si ha una relazione di proporzionalità inversa tra impedenza e sensibilità.
Ad alta impedenza solitamente corrisponde un valore di sensibilità piuttosto basso e quindi la cuffia con impedenza elevata genera un volume di ascolto basso.
Anche in questo caso, l’impiego di un amplificatore cuffia migliora il risultato.
La situazione ottimale e più favorevole è quella in cui il dispositivo sorgente e le cuffie hanno la medesima impedenza.
Avere cuffie con impedenza di 24 o 32 Ohm, per un ascolto di musica normale va più che bene, anche se risultati professionali sono raggiunti con valori decisamente più elevati, nonostante suonino ad un volume più basso.
Sensibilità e impedenza hanno lo stesso significato anche per le normali casse acustiche?
Sì, il significato è lo stesso anche per le normali casse acustiche e così anche il principio tecnico di funzionamento.
Ciò che però cambia è la percezione all’orecchio umano.
E’ risaputo, infatti, che più grandi sono gli speaker, migliore è la diffusione della musica e quindi è più facile cogliere alcune sfumature.
Inoltre bisogna considerare che con le casse di grandi dimensioni, ad esempio quelle che diffondono i suoni in un salone oppure all’aperto, hai una resa diversa perché ci sono i rumori intorno, mentre con le cuffie sei in totale o parziale isolamento.
Ecco perché i valori di riferimento, pur non cambiando sostanzialmente, ti danno una resa differente nonostante il concetto tecnico sia il medesimo.
Uno speaker più sensibile sarà in grado, a parità di wattaggio, di esprimere maggior potenza rispetto ad un altro meno sensibile.
Il parametro diventa importante nella scelta della cassa acustica in quanto entra in gioco pure il fattore distanza, variabile poco o per nulla considerata in merito alla scelta delle cuffie.
Anche per le casse acustiche vale l’equazione ”raddoppio potenza uguale aumento di 3 decibel”.
Per trovare il giusto rendimento delle casse acustiche si deve infatti giocare molto sul wattaggio e questo dipende dall’amplificatore utilizzato oppure presente già nella cassa, se questa è di tipo attivo.
Il grado di flessibilità e di possibilità che possono dare le cuffie è ovviamente inferiore rispetto a quelle che una qualunque persona può trovare con un’accoppiata amplificatore e cassa per esterno.
Quali sono i parametri di sensibilità e impedenza per l’acquisto di una buona cuffia?
Per rispondere a questa domanda vale molto l’aspetto soggettivo.
Anche se comunque è possibile dare delle indicazioni più o meno universali che ben si sposano con il tipo di musica che una persona desidera ascoltare.
Il discorso muta leggermente se la scelta delle cuffie prevede un uso differente, come ad esempio l’ascolto di dialoghi oppure l’ascolto di suoni in fase di registrazione all’interno di uno studio.
In queste ultime situazioni è importante udire determinate frequenze piuttosto che un suono d’insieme.
Fatta questa premessa, come accennato in precedenza un buon valore di sensibilità per una cuffia è almeno 98 dB, con una impedenza di 24 o 32 Ohm.
Non vanno disdegnate nemmeno prodotti che hanno una sensibilità di 94 dB con gli stessi valori citati di impedenza.
Questo discorso vale per le cuffia idonea all’ascolto musicale, quelle che il 90% delle persone acquista per collegare alle sorgenti audio che possiede in casa.
Sia chiaro che non è una regola fissa e non sono valori imposti.
Esistono cuffie cose sensibilità maggiore, ad esempio 104 dB, che danno degli ottimi risultati, così come altre che hanno una sensibilità di 90 o 92 dB.
L’importante è capire che sia la sensibilità che l’impedenza non sono gli unici parametri che possono determinare un giudizio assoluto sulla vaidità e sulla qualità di una cuffia.
Sicuramente influiscono in maniera preponderante, ma sarebbe sbagliato scegliere un headset basandosi unicamente su queste due indicazioni.
Siccome la scelta è soggettiva, nulla vieta di scegliere cuffie con valori di sensibilità più bassi per poi amplificarli con un apposito amplificatore per le cuffie in grado di generare un guadagno notevole dal punto di vista sonoro, acustico e tecnico.
Infatti ti ricordiamo che un valore alto di sensibilità non sempre corrisponde ad una cuffia in grado complessivamente di dare una resa migliore in termini assoluti.