La differenza tra tastiera e pianoforte è abissale e chi crede che i due termini siano sinonimi compie un grandissimo errore.
E’ più accettabile confondere tastiera e pianola, ma il pianoforte è qualcosa di assolutamente diverso, nonostante esteticamente, se osservati in in determinato modo, possano apparire molto simili.
Sono diversi i materiali, le forme, la costruzione, il concetto progettuale. Potremmo quasi dire che di simile i due strumenti hanno solo i tasti bianchi e neri.
Qual’è la Principale Differenza tra Tastiera e Pianoforte?
Vi togliamo subito il dubbio.
Il pianoforte è uno strumento esclusivamente meccanico, la tastiera è invece uno strumento che funziona solo se collegato alla corrente, con una parte dedicata alle voci strumentali e un’altra parte dedicata alla ritmica, particolari che il pianoforte non ha.
In pratica con il pianoforte è possibile emettere solo un tipo di suono in maniera meccanica e naturale, con la tastiera il discorso si amplia a più registri musicali (è possibile ricreare il suono di più strumenti anche non a tasti) e alla ritmica, con batteria e accompagnamento, tutto incluso.
Oltre a questo, la tastiera ha i tasti più morbidi e privi della resistenza tipica di un pianoforte.
Anche il prezzo è un fattore determinante che distingue i due strumenti.
Vi è differenza tra tastiera e piano elettrico o piano digitale?
Certamente sì.
Se la differenza tra tastiera e pianoforte è paragonabile a quella che esiste tra una barca a vela e un traghetto, le diversità tra una tastiera e un piano elettrico digitale sono paragonabili a quelle esistenti tra un traghetto e una più piccola imbarcazione a motore.
Facciamo chiarezza: della tastiera abbiamo già spiegato.
Il piano digitale è uno strumento che riprende (in parte) la meccanica di un pianoforte vero e proprio, il cui funzionamento è elettrificato relativamente all’emissione del suono.
Questa è la grande differenza con la tastiera.
Anche il piano digitale offre la possibilità di scegliere altre voci (ma sempre molte meno della tastiera) e alcuni modelli hanno anche una parte ritmica (più snella rispetto alla tastiera).
Il piano digitale ha solitamente i tasti pesati per rendersi simile al pianoforte, mentre la tastiera ha un approccio totalmente diverso.
Ci sono differenze di prezzo tra un pianoforte e una tastiera?
Al di là dell’aspetto puramente tecnico, passando al lato economico le differenze sono abissali.
Se consideriamo un pianoforte, anche quello più a buon mercato, possono esserci migliaia di euro di differenza, dovuti alla complessità delle lavorazioni e ai materiali.
Considerando invece la differenza tra tastiera e piano elettrico digitale le considerazioni cambiano.
Un piano digitale è più costoso rispetto ad una tastiera ma il divario si assottiglia molto e rimane nell’arco di qualche centinaia di euro, a meno di modelli di punta.
Una tastiera per principiante può costare anche 100 euro, mentre una già più elaborata e di buon livello, può costare intorno 400-500 euro.
Un pianoforte digitale di pari grado può arrivare al doppio.
Ma se si desidera un prodotto di qualità bisogna mettere in conto almeno 1.500 euro.
Un pianoforte verticale da studio entry level è acquistabile a circa 5.000 euro (e sarebbe un prezzo vantaggioso).
Quando comprare una tastiera e quando comprare un pianoforte?
Il pianoforte è molto più ingombrante della tastiera e l’acquisto ha senso se avete lo spazio per posizionarlo e il budget necessario all’acquisto.
La tastiera è sicuramente più pratica, trasportabile e leggera.
Chi desidera imparare a suonare, lo può fare con una tastiera (preferibilmente dinamica), in modo che il principiante inizia ad apprendere i primi rudimenti dello strumento a tasti, contenendo anche l’investimento.
Una valida alternativa è investire qualche euro in più e scegliere un piano digitale, che rappresenterebbe il giusto compromesso tra prezzo, qualità, feeling e spazio.
La tastiera diventa praticamente obbligatoria quando il musicista si sente un uomo tutto fare, esegue sessioni di pianobar oppure lavora in studio di registrazione.
Ritmi, scelta strumentale, accompagnamenti e arrangiamenti, compongono il giusto set per potersi esprimere autonomamente senza bisogno di altri membri orchestrali.
Inoltre la componente elettronica della tastiera è determinante nel momento in cui si collega un computer con le basi musicali, cosa impossibile con il piano.
La differenza tra tastiera e pianoforte è anche intesa nel target di pubblico?
Considerare i due beni come perfetti sostituti l’uno dell’altro sarebbe errato e impreciso.
La tastiera è uno strumento che è portato maggiormente ad un impiego finalizzato al divertimento, al far festa insieme oppure a creare una registrazione, sentendo un insieme di strumenti in grado di fornire un impatto più completo, forte anche dell’accompagnamento della batteria e degli stili di arrangiamento.
Per questo, la tastiera strizza l’occhio ad un pubblico prevalentemente dinamico, attivo sotto l’aspetto dell’elettronica e della musica più moderna.
La tastiera è la soluzione ideale per chi adora l’improvvisazione nell’accompagnamento, per chi non ha grandi conoscenze musicali ma vuole ambire a migliorare in autonomia.
Il pianoforte è uno strumento che si orienta maggiormente ad un target differente, con aspettative diverse, che ama anche improvvisare melodie avendo maggior padronanza con pentagrammi e note.
Chi sa suonare il pianoforte si sa adattare bene anche alla tastiera, ma non è detto che possa avvenire allo stesso modo anche il contrario.
Il piano digitale rappresenta l’anello di congiunzione tra i due antipodi in discussione, ovvero tra tastiera e pianoforte, risultando una perfetta via di mezzo di pregio di cui andarne fieri, anche se tecnicamente è più simile ad un pianoforte, soprattutto nel modo di suonare.
In sintesi quali sono le caratteristiche di una tastiera?
- Svariate possibilità di scelta voci strumentali
- Scelte ritmiche
- Presenza di arrangiamenti e accompagnamenti
- Tasti morbidi e poco sensibili alla pressione
- Presenza di un controllo elettronico e di un piccolo schermo
- Dimensioni ridotte e peso leggero
- Assenza della necessità di accordatura
- 61 tasti (o meno a seconda dei casi)
- Assenza di movimentazioni e concetti meccanici
- Interazione e connettività con accessori esterni e dispositivi elettronici
- Prezzo contenuto
- Materiali utilizzati: plastica (quasi interamente), metallo
- Componente software per la gestione dei suoni
- Altoparlanti incorporati
- In sintesi quali sono le caratteristiche di un pianoforte?
- Struttura pesante e ingombrante in legno
- 88 tasti complessivi
- Movimentazione interamente meccanica
- Assenza di parti elettriche ed elettroniche
- Suono unico e naturale
- Resistenza dei tasti sempre diversa
- Necessità di manutenzione nel tempo (accordatura e pulizia)
- Assenza di altoparlanti
- Prezzo elevato
- Impossibilità di effettuare collegamenti
- Assenza di parti ritmiche
In sintesi quali sono le caratteristiche di un piano elettrico digitale?
- Dimensioni ridotte rispetto ad un pianoforte, ma più grandi di una tastiera (anche tanto più grandi)
- Peso decisamente inferiore rispetto ad un pianoforte, ma superiore rispetto ad una tastiera
- 88 tasti (anche se qualche modello potrebbe contarne qualcuno di meno)
- Prezzo superiore rispetto ad una tastiera ma nettamente inferiore di quello di un pianoforte
- Scelta ridotta di voci strumentali (molto meno di una tastiera)
- Registri meglio campionati rispetto ad una tastiera
- Presenza di speaker integrati
- Assenza della necessità di accordatura
- Alcuni modelli integrano una minima parte ritmica (meno di una tastiera)
- Possibilità di collegare accessori e strumenti esterni
- Movimentazione parzialmente meccanica
- Tasti pesati per simulare il feeling tipico del classico pianoforte
- Materiali utilizzati: metallo, legno, plastica