Quando ho pensato di realizzare la recensione della JBL Charge 5, probabilmente non avevo realizzato che avei avuto tra le mani la miglior cassa audio bluetooth portatile che rappresenta il massimo livello della serie Charge del noto marchio leader di settore.

Ciò che più mi ha sbalordito è la qualità dell’audio, che rappresenta il reale punto di forza di tale speaker, compatibilmente con le sue dimensioni ridotte.

Volendo fare un confronto tra JBL Charge 5 e il modello precedente JBL Charge 4, l’estetica è la prima cosa che differenzia l’ultima versione, come pure la resistenza alla polvere che permette, con l’ultimo modello, qualche impiego meno controllato e più dinamico.

La confezione è piacevole e all’interno vi è un piccolo sacchetto in panno che serve da elemento di protezione, ma che può essere riutilizzato per la riposizione sullo scaffale al termine del periodo di utilizzo del dispositivo.

Nota

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JBL Charge 5 Speaker Bluetooth Portatile, Cassa…
  • Con JBL Pro Sound, un driver racetrack e due JBL Bass Radiator, JBL Charge 5 è il diffusore portatile…
  • Lunga autonomia e streaming wireless: la cassa ricaricabile Charge 5 offre fino a 20 ore di riproduzione…
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Scheda Tecnica JBL Charge 5

JBL Charge 5 Speaker Bluetooth Portatile, Cassa...
Dimensioni:223 x 96,5 x 94 mm
Peso:960 grammi
Porte:USB-C, USB-A
Connettività: bluetooth 5.1
Materiale:Tessuto resistente con inserti antiscivolo in gomma
Pulsanti:Posizionati nella parte superiore
Risposta in frequenza:65Hz – 20.000Hz
Potenza di Uscita:30 (woofer) + 10 Watt
Dimensioni Bass Driver:1 x 52 x 90 mm
Diametro Dome Tweeter:2 x 65 mm
Batteria:Li-ion 7500 mAh
Autonomia:Max 20 ore
Tempo di ricarica:4 ore
Grado di protezione:IP67 (livello 7 per acqua e livello 6 per polvere)

Design, peso, disposizione pulsanti comandi del JBL Charge 5

A differenziare il JBL Charge 5 rispetto al Charge 4 è inizialmente proprio il design.

Sebbene “il 5” risulti praticamente identico nelle forme, spicca il logo gigante che si può vedere nella parte frontale in modo da renderlo molto appariscente, quasi a voler rimarcare che questo piccolo gioiellino è prodotto da un brand di assoluto rilievo.

E’ poi sufficiente ruotarlo per vedere le piccole striscioline gommate antiscivolo che sono applicate diagonalmente nella parte in appoggio, una soluzione intelligente e piacevole al tatto.

Anche l’estremità laterale è dotata di una gommatura piuttosto rilevante e solida che favorisce la stabilità nei posizionamenti verticali.

Per il resto permane il design cilindrico tipico degli altri elementi della serie.

nota:

Il peso è di 960 grammi, solo 5 grammi in più rispetto al Charge 4: differenza dovuta da dimensioni che differiscono di 1 mm in altezza, 2 in profondità e 3 in larghezza, dovuti al dimensionamento più generoso di tweeter e woofer.

I pulsanti per il controllo del dispositivo sono predisposti nella parte superiore e si premono agevolmente in ogni situazione, pure da parte di chi ha le dita particolarmente grosse.

Da segnalare il tasto dedicato alla tecnologia interna chiamata JBL Party Boost: grazie a questa peculiarità è facile mettere in comunicazione più speaker JBL dotati di sistema compatibile.

Questa prerogativa rende impossibile la connessione del Charge 5 con qualunque altoparlante più datato, della stessa serie.

Il design, la conformazione e i materiali utilizzati, rendono lo speaker robusto e ci si accorge immediatamente appena lo si estrae dalla scatola e lo si tiene in mano: la sensazione di solidità è la prima cosa che viene in mente afferrandolo. Inoltre accetta la polvere ed è resistente all’acqua.

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Connettività e bluetooth JBL Charge 5

La connettività con i dispositivi sorgente è unicamente dovuta al bluetooth. Questo potrebbe essere limitante per chi era abituato ad avere la porta di ingresso o il jack Aux-in, entrambi mancanti in questo prodotto.

Le porte USB sono due, con parziale protezione dovuta alla presenza utile di uno sportellino: una per la ricarica, l’altra per collegare dispositivi esterni che richiedono l’alimentazione della batteria, utilizzando la cassa come powerbank aggiuntivo in caso di bisogno. Così facendo potrai mantenere in carica il tuo telefonino proseguendo l’ascolto musicale.

La mancanza di un ingresso jack da 3,5 mm (presente in altri dispositivi) esclude l’opportunità di collegare una diversa sorgente allo speaker, che risulta accoppiabile solo a smartphone, tablet o computer dotati di bluetooth.

Autonomia batteria JBL Charge 5

La capacità è pari a 7500 mAh e, secondo il produttore, garantisce fino a 20 ore di ascolto continuo. La ricarica necessita di 4 ore e un led suggerisce l’indicazione della carica residua durante il funzionamento.

Una volta attivato, più si alza il volume più la batteria cala di durata. Ecco perchè è consigliabile tenere la cassa portatile ad un volume del 30% in locali piccoli come il bagno, portandolo poi al 50% in ambienti maggiori in interno. Portandosi oltre all’80% della scala l’autonomia si riduce e nei peggiori casi può non superare le 8 ore.

Qualità del suono JBL Charge 5

Una volta osservato e guardato in dettaglio il prodotto, è arrivato il momento di accoppiarlo al telefono e provarlo.

Ho avuto modo di testare la qualità del suono del Charge 5 all’interno, mentre per la prova in esterno mi permetto di segnalare il Video qui sotto per farti un’idea sulla base del commento del tester (indossa le cuffie per ascoltare meglio e fiondati subito al minuto 9.06 ascolta i due minuti seguenti).

In generale quello che esce da questo speaker è un suono pieno, rotondo, potente. L’aggettivo che viene in mente è strabiliante, anche in ambiente outdoorm, sebbene non si possa pretendere di avere diffondere un concerto. Se presti attenzione con l’occhio, puoi vedere le membrane laterali che vibrano grazie alle frequenze che esaltano i bassi e valorizzano gli alti.

Se poni il Charge 5 su un tavolo e alzi al massimo il volume, i bassi faranno vibrare non solo le tue orecchie ma anche altri oggetti posti nelle vicinanze.

Nota:

Qualcuno lamenta che col volume oltre il 60% possa calare la resa dei bassi: sinceramente questo avviene ma, secondo me, non è un aspetto negativo. Molti dispositivi sono troppo improntati sulle basse frequenze che vanno a falsare poi l’ascolto complessivo, influenzando la resa.

Quindi ben venga che i bassi trovino maggior equilibrio quando il volume si alza, cedendo spazio alle note più cristalline che appaiono nitide senza essere stridenti, pulite e sincere nei dettagli, apprezzabili molto anche con l’ascoldo della musica classica.

Da un confronto tra il Charge 4 e il Charge 5, prevale quest’ultimo per un driver dedicato ai bassi che è di dimensioni leggermente maggiori e quindi in grado di rilasciare una potenza superiore. Inoltre la presenza del tweeter riesce a esaltare in modo nitido gli altri suoni, trovando un equilibrio che non fa percepire disturbi.

La resa in ambiente indoor è ancora migliore e potrebbe anche bastare questo altoparlante per soddisfare le esigenze acustiche all’interno di uno spazio medio – grande.

Il dispositivo suona molto bene grazie a un audio che appare ricco di sfumature anche se non è dotato di equalizzatore: infatti, vi è un preset che appare più indicato per brani pop e dance, pur rendendo molto bene anche in ottica rock e musica elettronica.

In interno, specialmente in locali piccoli, è sufficiente regolare il volume a metà della sua massima scala: in bagno risulta esagerato, mentre per una stanza, per la mansarda o per un soggiorno è l’ideale. Il dispositivo rende egregiamente anche con regolazione del 30%.

L’applicazione dedicata è molto utile per far suonare in stereo due o più casse connesse insieme con la tecnologia JBL Party Boost.

Meglio JBL Charge 5 o JBL Xtreme 3?

Il confronto è provocatorio. JBL Xtreme 3 costa, a listino, il doppio rispetto al Charge 5, ma vale davvero la pena acquistare il primo preferendolo al secondo?

Mi sbilancio: no, secondo me non vale proprio la pena. L’Extreme 3 è più grande ed è dotato di agganci per la cinghia a tracolla, ha un suono più definito nei bassi rispetto al Charge 5, il quale si propone però maggiormente equilibrato.

La potenza tra i due contendenti è diversa poichè Extreme 3 si avvale di 50 Watt, ma a cambiare sono soprattutto gli speaker interni: il dispositivo di comparazione conta due woofer e due tweeter, entrambi leggermente più grandi rispetto alle dimensioni di diffusori contenuti nel Charge 5 (che sono inferiori anche nel numero).

Qui sotto nel Video potrai farti una vaga idea del suono dei due dispositivi (indossa ancora le cuffie).

La durata della batteria del modello JBL Charge 5 è decisamente superiore al dispositivo avversario.

Se utilizzi lo speaker prevalentemente in una casa oppure fuori ma senza avere la pretesa di far ballare una spiaggia intera, allora il Charge 5 riesce a soddisfare qualsiasi esigenza in modo ottimale, mentre l’Extreme 3 risulta migliore in ambienti aperti più ampi, ma per il resto si presenta sul mercato con una carica più ridotta, più difficile da trasportare, più impegnativo, più costoso.

Quali alternative per JBL Charge 5 nella stessa fascia di prezzo?

Un prodotto interessante che si propone come valida alternativa alla cassa JBL Charge 5 è Ultimate Ears Megaboom 3: quest’ultimo si caratterizza per un design più approssimativo e meno curato del primo, con bassi lievemente meno pompanti. Il modello antagonista è molto simile anche nel prezzo e sarebbe da preferire dagli appassionati di musica jazz, a causa della tipologia di suono emessa.

Un’altra possibilità di acquisto per gli utenti è rappresentata dal Sony SRS-XB3, che presenta una migliore autonomia della batteria (fino a 24 ore) e un design di meno tondeggiante e forse un po’ più datato. Spiccano le luci sul dispositivo personalizzabili che si possono programmare in base al tipo di musica.


FAQ

JBL Charge 5 è compatibile con Amazon Alexa?

No. Sono due speaker che funzionano in modo diverso sebbene possa per certi versi essere simili. Hanno tecnologie differenti che non si sposano tra loro. Non avrebbe nemmeno molto senso pensare al loro collegamento.

JBL Charge 5 funziona con la connessione dati?

No. Per far funzionare il dispositivo serve uno smartphone (o computer o tablet) con tecnologia bluetooth e della musica già carcata. Solo se vuoi l’ascolto in streaming (da youtube, sa spotify, da amazon music) sarà necessaria la connessione internet del telefono. Lo speaker non si collega ad internet.

Posso collegare un dispositivo esterno con usb?

Sì, ma non per ascoltare la musica. Il cavo usb serve per ricaricare il dispositivo e per consentire ad un device esterno di beneficiare della ricarica del Charge 5 utilizzato come powerbank. Questo collegamento non impedisce l’ascolto dei file musicali.

Ultimo aggiornamento 2024-11-21 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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