Se avete l’opportunità di ascoltare un impianto hi-fi, vi invito a fare questa prova: ascoltate un brano musicale prima con il vostro smartphone o un qualsiasi riproduttore di musica, attraverso un paio di cuffie.
Poi ascoltate lo stesso brano attraverso un paio di cuffie, collegate all’impianto hi-fi o ad un Ricevitore AV dotato quindi di amplificatore.
Noterete certamente che la qualità nel suono riprodotto dell’impianto stereo è certamente superiore, principalmente in termini di potenza e timbrica del suono percepito.
Ciò è dovuto ad una serie di fattori, tra cui la presenza di un amplificatore.
Amplificatore: nozioni di base
L’amplificatore, come suggerisce la stessa parola, è uno strumento che “amplifica” un segnale, nel nostro caso, un segnale audio.
Il funzionamento di un amplificatore si basa sulla capacità di aumentare l’intensità di un segnale sfruttando una fonte di energia.
Infatti ogni amplificatore va alimentato perché possa funzionare.
L’amplificatore acquisisce il segnale in ingresso e lo amplifica, ovvero moltiplica N volte l’ampiezza del segnale. Il fattore moltiplicativo è detto comunemente guadagno.
E’ famosa una frase di William Shockley, coinventore del transistor, che dà l’idea di cosa faccia un amplificatore:
“Se prendete una balla di fieno, la legate alla coda di un mulo, accendete un fiammifero e date fuoco alla palla e poi paragonate l’energia spesa per sfregare il fiammifero con quella sviluppata dal mulo, capirete facilmente il concetto dell’amplificazione” [William Shockley]
In altre parole un amplificatore è in grado di generare un segnale in uscita molto potente rispetto a quella in entrata e rispetto all’energia (cioè la corrente elettrica) necessaria per ottenere il fenomeno.
Come funziona un amplificatore
Esistono fondamentalmente due tipi di amplificatori: a valvole e a transistor. Gli amplificatori a valvole sono molto costosi e di solito sono preferiti dagli appassionati di hi-end o utilizzati in particolari ambiti professionali.
Le valvole, dette anche tubi a vuoto perché privi di aria all’interno, sono simili alle lampadine e sono costituiti principalmente da 3 elementi: un anodo (placca), un catodo e una griglia.
Tra anodo e catodo viene applicata una differenza di potenziale che genera un flusso di elettroni.
La griglia posta nel mezzo regola il flusso di elettroni, attraverso una tensione regolabile: quando il livello del segnale sulla griglia subisce variazioni anche minime, corrispondentemente ci sono variazioni analoghe ma molto maggiori tra il catodo e la placca.
Questo si traduce in una amplificazione del segnale.
Gli amplificatori più diffusi, però, sono costruiti con i transistor, che svolgono una funzione analoga alle valvole ma si basano sul principio della resistenza. Il segnale da amplificare passa da un collettore ad un emettitore.
Tra i due, alla base del transistor, viene interposto un terzo elemento che genera una resistenza al passaggio di elettroni. Tale resistenza è regolabile e proporzionale alla tensione di controllo ma molto maggiore.
Questo si traduce in una amplificazione del segnale all’uscita del dispositivo.
Amplificatore integrato o coppia pre-amplificatore e finale di potenza
In un impianto stereo hi-fi solitamente l’amplificatore è composto da due apparecchi distinti: pre-amplificatore e amplificatore finale, detto anche finale di potenza. Il segnale audio viene prima gestito dal pre-amplificatore e poi dal finale, per essere infine indirizzato con la necessaria potenza alle casse acustiche.
Il pre-amplificatore preleva il segnale in ingresso che è molto debole e lo rinforza.
In particolare agisce sui livelli di segnale molto bassi e li intensifica in modo da restituire un segnale più forte e lineare.
Generalmente comprende alcuni controlli, come ad esempio il volume, i toni, il loudness, oltre a ingressi e selettori per l’utilizzo di più sorgenti audio differenti (es. CD, radio FM e DVD).
L’amplificatore svolge la funzione vera e propria di amplificare il segnale, fornendo anche adeguata corrente, che si tradurrà in potenza elettrica che giunge alle casse acustiche. L’ amplificatore integrato “integra” queste due funzioni in un unico apparecchio e ciò può significare sia pregi che svantaggi.
Punti di forza di una amplificatore integrato:
- minore ingombro, facilità di sistemazione in casa;
- il segnale non deve uscire da un dispositivo e entrare in un altro, evitando così colli di bottiglia e distorsioni;
- costo inferiore a parità di potenza, trattandosi si un solo cabinet con un solo alimentatore.
Svantaggi un amplificatore integrato:
- possibili problemi di interferenza tra la zona di pre-amplificazione e quella di amplificazione, essendo le due zone molto vicine e non nettamente separate;
- solitamente è necessario scegliere modelli più costosi per raggiungere la qualità di una coppia pre + finale.
Che cos’è un Ricevitore AV?
Nei megastore di prodotti multimediali quasi sempre è presente una zona dedicata all’hi-fi ed al video e troverete esposti dei ricevitori AV che sembrano degli amplificatori integrati ed apparentemente svolgono una funzione simile.
Ma in cosa si distingua un Ricevitore AV da un amplificatore puro?
In realtà esiste una differenza fondamentale: l’amplificatore Hi-Fi ha solo due canali (destro e sinistro) e serve per ascoltare musica.
Il Ricevitore AV ha invece 5 o 6 canali: anteriore dx e sinistro, posteriore destro e sinistro, uscita subwoofer e canale centrale.
In altre parole consente di inviare il segnale a più di 2 soli altoparlanti. Infatti il suo utilizzo predominante è nell’home theatre, in cui si tende a creare un’esperienza di visione e di ascolto realistica al momento della fruizione di un film.
Il Ricevitore AV ha anche la funzione di riprodurre l’audio dei film codificato secondo vari sistemi dolby (sorround, digital, dts).
Inoltre è in grado di gestire segnali audio e video da diverse fonti ed è dotato di numerosi tipi di ingressi e uscite audio/video (coassiale, HDMI, USB, ecc.).
Da quanto detto si evince che se il vostro obiettivo è migliorare la vostra esperienza d’ascolto e realizzare un impianto stereo, allora avrete bisogno di un amplificatore.
Tenete presente che l’amplificatore è il cuore dell’impianto, ma va scelto nel corretto abbinamento con gli altri componenti.
Inutile acquistare un costoso amplificatore e abbinarlo a sorgenti come un lettore cd o un lettore mp3 di scarsa qualità: potreste ottenere l’effetto di amplificare i difetti di un suono poco pulito e lineare.
Analogamente le casse acustiche devono essere adeguate all’amplificatore, sopratutto devono essere in grado di assorbire la potenza del segnale che ricevono dallo stesso.