Solitamente chi fruisce di un contenuto audio o video preferisce indossare un paio di cuffie oppure degli auricolari. Ma che differenza c’è tra questi due dispositivi?
Mentre gli auricolari vengono inseriti all’interno del condotto uditivo creando un effetto tappo, le cuffie possono poggiare sull’orecchio o addirittura avvolgerlo, isolando completamente l’ascoltatore dal rumore esterno. In questo articolo si approfondirà la differenza che c’è tra le cuffie e gli auricolari.
Che differenza c’è tra cuffie e auricolari?
Gli auricolari vengono chiamati familiarmente cuffiette. Si caratterizzano per il fatto che possono essere posizionati nell’orecchio penetrando leggermente nel condotto uditivo.
Sono i dispositivi preferiti dagli sportivi, specialmente da quanti amano fare jogging ascoltando musica.
Gli auricolari sono di piccole dimensioni e sono facilmente trasportabili anche se presentano un inconveniente: l’uso prolungato può provocare dolore all’ascoltatore, proprio per il fatto che si incastrano nella zona dell’orecchio compresa tra il trago, la parte inferiore sinistra del padiglione auricolare, e l’antitrago, che invece costituisce la parte inferiore destra.
L’altro problema è la facilità con cui si sfilano, perché non vengono assicurate all’orecchio da nessun sistema di ancoraggio.
Cuffie Aperte e Cuffie Chiuse
Le cuffie invece possono essere chiuse o aperte. La differenziazione deriva dal grado di isolamento che producono rispetto al suono esterno. Quelle aperte vengono chiamate anche supra-aurali, in quanto poggiano sull’orecchio senza isolarlo del tutto.
Le cuffie chiuse sono dette anche cuffie circum-aurali; isolano maggiormente offrendo all’ascoltatore un’esperienza totalizzante. Sono tuttavia più pesanti rispetto a quelle aperte e questa caratteristica incide sull’esperienza complessiva.
Le cuffie chiuse, dette anche esterne, sono cuffie ad alta fedeltà e sono molto apprezzate dai fruitori della musica ascoltata a casa, quando si gode dell’esperienza sonora comodamente seduti, per percepire perfettamente la purezza del suono e di tutte le sue componenti.
In generale le cuffie, e dunque anche gli intrauricolari, possono permettere l’ascolto stereofonico grazie alla presenza di un trasduttore doppio, caratterizzato ciascuno da una lettera: il trasduttore segnato con la lettera L, che sta per left, è riservato all’orecchio sinistro; quello segnato dalla lettera R, che sta per right, dovrà essere applicato sull’orecchio destro, nel seguente articolo, per chi fosse interessato, spieghiamo perché le cuffie hanno la destra e la sinistra.
Che differenza c’è tra le cuffie in-ear, on-ear e around-ear?
Le cuffie intrauricolari sono dette anche cuffie in-ear.
Questo modello di cuffiette è nato come dispositivo professionale; era utilizzato dai musicisti durante i concerti, ma col tempo sono stati messi in commercio diventando un prodotto di largo consumo.
Le cuffie in-ear si applicano al condotto uditivo, per lo meno nella parte più esterna dello stesso, e sono protette da una guaina di silicone o di materiale memory foam.
È importante fare caso alla qualità del rivestimento perché è una delle caratteristiche che distingue un prodotto di modesta qualità da uno di livello top.
Gli auricolari molto economici hanno un rivestimento di gomma che non si adatta perfettamente alla forma del condotto dell’orecchio; a risentirne è l’isolamento acustico, e dunque la qualità dell’ascolto; si avverte perciò da parte di chi ascolta musica la necessità di riposizionare continuamente le cuffie, che tendono a scivolare.
Cosa sono le Cuffie In Ear?
Le cuffie in-ear con guaina di silicone sono perfettamente isolanti perché funzionano come un tappo, non lasciando filtrare alcun suono proveniente dall’esterno.
L’ascolto è soddisfacente in quanto l’isolamento completo crea una pressione che viene veicolata in direzione del timpano, senza provocare dispersioni.
Il risultato è un ascolto di qualità, anche con un livello del volume non particolarmente elevato e in contesti piuttosto rumorosi.
L’inconveniente è una sollecitazione prolungata del timpano che alla lunga affatica l’ascolto. Per questo motivo se ne consiglia un utilizzo parsimonioso.
Cosa Sono Le Cuffie On Ear?
Le cuffie on-ear si caratterizzano per la presenza di due padiglioni al cui interno si collocano gli altoparlanti; attraverso l’insonorizzazione passiva questi dispositivi respingono parzialmente il rumore esterno.
Il problema legato a questo tipo di cuffia è la pressione dell’imbottitura sull’orecchio, che dopo un ascolto prolungato può provocare dolore.
D’altro canto il vantaggio è una fruizione di qualità del contenuto audio.
Si contraddistinguono infatti per l’intensità del suono, che giunge inevitabilmente più “ampio” rispetto a quello prodotto dagli auricolari.
Tuttavia le cuffie on-ear non riescono a isolare completamente l’ascoltatore; permettono infatti al suono “esterno” di arrivare all’orecchio, in qualche modo incidendo negativamente sulla qualità dell’ascolto rispetto alle cuffie chiuse, che rappresentano l’opzione migliore in assoluto.
Per migliorare le prestazioni alcuni modelli di cuffie on-ear hanno in dotazione un sistema di esclusione dei suoni di fondo provenienti dall’ambiente esterno.
Le cuffie on-ear sono pratiche perché compatte e hanno la caratteristica di essere di dimensioni ridotte per cui possono essere trasportate facilmente. In commercio sono presenti anche modelli ripiegabili che occupano pochissimo spazio.
Cosa sono le Cuffie Around Ear?
Le cuffie around-ear invece hanno un’imbottitura che circonda completamente l’orecchio, per questo motivo sono dette anche “cuffie chiuse”.
Grazie alla loro forma avvolgente l’ascoltatore non avverte la pressione tipica delle cuffie on-ear, che col tempo può causare un certo fastidio.
Il vantaggio si concretizza nella possibilità di un ascolto anche prolungato.
C’è tuttavia da considerare che queste cuffie pesano poco meno di 500 grammi, per cui l’utilizzo prolungato può risultare particolarmente faticoso per l’ascoltatore che le indossa.
In ogni caso è proprio l’insonorizzazione il valore aggiunto di questo genere di dispositivo, che isola perfettamente dal mondo esterno e fa della musica un’esperienza molto differente da quella ascoltata con altre modalità.
Le cuffie chiuse sono particolarmente efficaci con il suono a bassa frequenza, perché i trasduttori sono più grandi e spesso vengono alloggiati in una piccola cassa acustica di dimensioni ridotte.
A incidere sulla qualità del suono, e dunque su quella delle cuffie esterne o around-ear, c’è sicuramente la tecnologia utilizzata per costruirle. Basta prendere come esempio la presenza degli altoparlanti magnetodinamici, che sono del tutto simili, anche se in scala ridotta, a quelli usati nei diffusori audio.
La cuffia chiusa elettrostatica invece è dotata di un preamplificatore che accoglie un circuito di alimentazione necessario a fornire tensione ausiliaria; il tutto si traduce in una frequenza lineare e in un costo maggiore delle cuffie, a vantaggio della qualità complessiva del suono.
Collegando questi dispositivi audio, sofisticati ma anche molto delicati, a un amplificatore di buon livello, l’ascoltatore trarrà grande beneficio in quanto le cuffie around-ear con preamplificatore sfruttano un particolare segnale elettrico che solo l’amplificatore di uno stereo Hi-Fi può garantire.
La resa sarà invece inferiore se si utilizza un lettore MP3 oppure uno smartphone.
Come si indossano le cuffie in-ear?
Le cuffie in-ear penetrano nel canale uditivo ma per indossarle perfettamente, e godere dei vantaggi connaturati con questo modello, è necessario seguire una serie di indicazioni.
Se la qualità delle cuffie non è ottimale probabilmente i gommini forniti in dotazione potrebbero non bastare.
Sarà dunque necessario acquistare dei gommini che si adattino alle dimensioni dell’orecchio.
Questo accorgimento consente di non perdere gli auricolari durante l’ascolto a causa di movimenti bruschi.
Per indossarle correttamente basta inclinare l’auricolare allineandolo al condotto uditivo; una volta inserito sarà necessario premere leggermente affinché si adatti allo spazio disponibile e si produca quello che viene definito l’effetto tappo, ossia l’isolamento dai rumori dell’ambiente esterno.
Se l’auricolare dispone di un archetto, per fissarlo bisogna premere sotto il bordo interno dell’orecchio.